Antonella Vannini

Dottore di ricerca in psicologia cognitiva, psicoterapeuta e ipnosi terapeuta

antonella.vannini@gmail.com - +39-328-0137782 - Skype: antonella_vannini

 

 

 

Tutte le persone che si avvicinano all’ipnosi terapia portano con sé un'immagine dell'ipnosi che è quella che ci hanno passato film come quelli di Woody Allen, nei quali l'ipnotista assume il controllo della mente del soggetto in trance e gli fa fare tutto ciò che vuole!! Ecco, nessuna immagine potrebbe essere più lontana dal vero, e noi terapeuti che applichiamo questa tecnica utilizziamo di solito la prima seduta proprio per dissipare questi timori rispetto all'esperienza della trance. Il modello di ipnositerapia che pratico risale agli studi di Milton Erickson (1901-1980) uno psichiatra americano che ha rinnovato completamente il campo dell'ipnologia creando un approccio innovativo noto come “Nuova Ipnosi”. In sostanza, Erickson ha scoperto ciò che lui stesso ha chiamato “common every day trance”, la "trance comune quotidiana", cioè il fenomeno per il quale spontaneamente l'individuo va incontro a periodi di “assorbimento verso l'interno”, nel corso dei quali segue immagini interiori e riorganizza materiali inconsci. Questi periodi di assorbimento sono stati poi studiati e confermati dalle moderne neuroscienze, che hanno scoperto che circa ogni novanta minuti noi andiamo in una micro-trance spontanea di breve durata. Capita, ad esempio, di essere così immersi nella lettura di un libro o nella visione di un film da non sentire il campanello della porta, o la voce di una persona che ci chiama. Ecco, queste sono comuni esperienze di “assorbimento”, a tutti sono capitate ed ognuno di noi ha il proprio modo, personalissimo e particolare, di andare in “trance”. L'esperienza della trance è dunque fisiologica, comune e spontanea; inoltre, non implica assolutamente la "perdita di controllo" (altro tema che spaventa chi vorrebbe avvicinarsi a questa esperienza), ma è solo una maggiore focalizzazione all'interno di se stessi rispetto all'esterno, nel corso della quale la persona conserva in pieno la consapevolezza di sé, del luogo in cui si trova e di cosa sta accadendo intorno. Lo scopo principale dell'ipnositerapia è quello di ritrovare al proprio interno le risorse necessarie a superare i momenti di difficoltà e di crisi, per muoversi verso cambiamenti mobilitando energie e risorse nascoste all'interno di noi stessi. E' come se dentro ognuno di noi ci fosse una “cassetta degli attrezzi”, che noi possiamo aprire ed usare per risolvere i problemi; il fatto è che spesso, con il passare del tempo e a causa dei fatti della vita, ci dimentichiamo di avere al nostro interno questi attrezzi, e li cerchiamo affannosamente all'esterno senza risultati! Secondo Erickson, dentro ogni persona ci sono risorse ed esperienze di successo che le persone non sanno neanche di avere, e lo scopo principale della terapia è farle riemergere e metterle a frutto per il cambiamento.

Questo approccio di ipnositerapia ericksoniana rientra nelle psicoterapie strategiche brevi, per cui i percorsi sono limitati nel tempo e mirati a conseguire obiettivi terapeutici concordati all'inizio tra terapeuta e paziente.

 

People who approach hypnosis therapy bring with them an image of hypnosis received from films such as Woody Allen’s “The Curse of the Jade Scorpion”, in which the hypnotist takes control of the mind of the patient! No image is further away from truth and for this reason the first session is used to dispel these fears. The model of hypnotherapy that I use dates back to the studies of Milton Erickson (1901-1980), an American psychiatrist who has completely redesigned the field of hypnosis creating an innovative approach known as “New Hypnosis.” Erickson discovered what he called “common every day trance” in which an individual spontaneously undergoes periods of “absorption” and follows inner images and reorganizes unconscious material. These periods of absorption have been confirmed by modern neurosciences, which found that about every ninety minutes we undergo a spontaneous trance. It happens, for example, when we are immersed in reading a book or watching a movie and don’t hear the doorbell or the voice of a person who calls us. These are common experiences of trance, of “absorption” that each of us experiences in his own and very personal way. Trance is physiological, common and spontaneous and in no way implies the “loss of control”. It is only a period during which attention is focused in ourselves, compared to when it is focused outside and the person remains in full self-awareness of the place and surrounding. The main purpose of hypnotherapy is to find within ourselves the resources needed to overcome moments of difficulty and crisis and move toward change by mobilizing energy and resources hidden within us. Inside each of us there is a “toolbox” that we can open and use to solve problems. But with time and because of our negative experiences we forget about these inner tools, and we search for them anxiously outside with no results! According to Erickson, within each person there are resources and stories of success that people do not even know they have. The main goal of the therapy is to bring them out and put them to good use.

Ericksonian hypnotherapy belongs to the strategic psychotherapies. Short therapies, limited in time which aims to achieve a therapeutic goals agreed at the beginning between the therapist and the patient.

 

 

 

Pubblicazioni / Publications

 

“Entropy and Syntropy, from mechanical to life sciences”, Neuroquantology, 2005, 3(2): 88-110.

“Entropy and Syntropy, causality and retrocausality in psychology”, Syntropy, 2006, 2(3).

“Quantum models of consciousness”, QuantumBiosystems, 2008, 2: 165-184.

“Retrocausality and the healing power of love”, Neuroquantology, 2008, 6(3): 291-296.

“Psicoterapia ericksoniana e Teoria Unitaria del Mondo Fisico e Biologico di Luigi Fantappiè: l’orientamento al futuro”, Rivista di Ipnosi, 2009, fascicolo1, Franco Angeli Editore.

“A Retrocausal Model of Life” in Filters and Reflections, ICRL Press, Princeton, NJ, USA.

“Collapse of the Wave Function? Pre-stimuli Heart Rate Differences”, NeuroQuantology, 2010, 8(4): 550-563.

“Entropy and Syntropy. Causality and retrocausality in physics and  life sciences. The Vital Needs Model”, Lambert Academic Publishing.

“Extraterrestrial Life, Syntropy and Water”, commentary to Richard Hoover’s article in Journal of Cosmology, Marzo 2011.

“Quantum Physics, Advanced Waves and Consciousness”, Journal of Cosmology, in Quantum Physics of Consciousness, Kindle Editions, B005LU3R6I, Aprile 2011: 198-211.

“Ansia, Depressione e Angoscia alla luce della Teoria dei Bisogni Vitali”, Kindle Edition, ASIN: B005HWUZE2 (2011).

“Supercausalità e complessità, cambiare le regole nello studio della causalità”, Kindle Edition, ASIN: B005LFYPF0 (2011)

“La teoria dei bisogni vitali”, Kindle Editions, ASIN: B005W3BX88.

“Scegliere con il cuore”, Scienza e Conoscenza n. 42, Gennaio 2013

“E=mc2: How Einstein Swept Retrocausality Under the Rug”, EdgeScience, n.13, January 2013.

Suprecausalità e Complessità” in “Decisioni e scelte in contesti complessi”, a cura di Sergio Barile, Valerio Eletti e Maurizio Matteuzzi, CEDAM.

 

www.sintropia.it